Se gli ultimi assalti ai bancomat portano la stessa firma, quel “buone feste” scandito dai malviventi dopo il colpo di Oria assume il sapore amaro della beffa. Nella notte successiva, infatti, la cosiddetta “banda della marmotta” ha colpito ancora ad Alberobello e ha tentato un terzo assalto a Rutigliano, sempre nel Barese. In quest’ultimo caso, però, il colpo è fallito.
I tre episodi presentano elementi comuni: la vettura utilizzata, una Alfa Romeo Stelvio, e la tecnica impiegata, nota appunto come “marmotta”, che prevede l’inserimento di materiale esplosivo all’interno dell’erogatore automatico di contanti.
Per quanto riguarda il colpo messo a segno a Oria l’11 dicembre 2025, il bottino è stato quantificato in circa 63 mila euro. Come mostrano le immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’azione è durata appena quattro minuti, eseguita con estrema precisione. Al termine, l’ironia cinica dei banditi: “Buone feste”.
Il colpo in piazza Lama e le indagini dei carabinieri
L’assalto è avvenuto prima dell’alba, nella centralissima piazza Lama, cuore della città. I malviventi erano consapevoli della presenza delle telecamere e del fatto che il boato avrebbe svegliato i residenti della zona. La frase pronunciata dopo l’esplosione sembrerebbe avere un accento settentrionale, ma non si esclude che possa essere stato simulato per depistare le indagini e allontanare l’attenzione investigativa dal nord della Puglia.
Sul caso indagano i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana, insieme ai militari della stazione di Oria, impegnati nel ricostruire movimenti, responsabilità e collegamenti con gli altri episodi avvenuti in regione.
Escalation di assalti ai bancomat in Puglia
Il fenomeno continua a destare forte preoccupazione. Negli ultimi due mesi, in Puglia, si contano almeno 24 assalti ai bancomat, a cui si aggiungono numerosi episodi registrati nei mesi precedenti. A fine ottobre sembrava profilarsi una tregua, dopo il fermo di due giovani nel Leccese sospettati di far parte della banda, ma la sequenza di colpi successiva ha riacceso l’allarme.
Resta aperta la domanda investigativa: si tratta di un unico gruppo con componenti intercambiabili o di più “batterie” specializzate nella stessa tecnica? Le indagini vengono condotte dai carabinieri dei vari comandi provinciali, ciascuno per il proprio territorio, ma con un costante coordinamento tra le diverse compagnie e, quando necessario, anche con la polizia di Stato.
Il Siap: “Serve un approccio strutturato al fenomeno”
A intervenire è anche il Siap, il Sindacato italiano appartenenti polizia, che da tempo segnala la pericolosità del fenomeno. In una nota firmata dal segretario regionale Francesco Tiani, il sindacato sottolinea la necessità di «affrontare il fenomeno in modo strutturato come questione di ordine pubblico e tutela della vita quotidiana», evidenziando i rischi per l’incolumità dei cittadini legati alla violenza delle esplosioni.
Il Siap annuncia inoltre l’istituzione di un Osservatorio regionale permanente sugli assalti ai bancomat, dedicato al monitoraggio del fenomeno e alla rilevazione delle carenze di uomini e mezzi. L’organismo, composto dai segretari territoriali, tra cui il brindisino Cosimo Sorino, raccoglierà dati, segnalazioni e bisogni operativi, con l’obiettivo di trasformare le criticità emerse sul territorio in proposte concrete e verificabili.




