Un cittadino originario di Oria “in trasferta” è stato arrestato in flagranza di reato, nel tentativo di appropriarsi di un’auto ed è finito ai domiciliari. In seguito al giudizio direttissimo, ha patteggiato a un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa. È tornato libero. Il suo complice è ancora da identificare. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri, giovedì 18 luglio 2025, a Porto Cesareo, località turistica in provincia di Lecce, frequentata anche da molti residenti nel Brindisino. I carabinieri della locale stazione erano impegnati in un servizio di controllo del territorio. Il giovane – P.F., 23enne originario di Oria – è stato sorpreso in via dei Bacini, lunga strada che attraversa Porto Cesareo. Era giunto a bordo di uno scooter, insieme a un complice, che poi si è dato alla fuga. Era “impegnato” nei pressi di un’auto (di proprietà di un cittadino residente nella provincia di Rieti), stava insomma armeggiando per impossessarsi della vettura. Alla vista dei carabinieri, il giovane ha provato la fuga a piedi, ma il tentativo è stato velleitario: i militari lo hanno raggiunto e bloccato. La perquisizione personale ha dato esito positivo: era in possesso di chiavi alterate (i cosiddetti “chiavini”) e centraline elettroniche, strumenti comunemente utilizzati per l’avviamento forzato di veicoli. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. Dopo l’arresto in flagranza, il pm Alessandro Prontera (procura di Lecce) ha disposto per P.F. gli arresti domiciliari.